Cos’è la stampa offset
In due precedenti articoli del nostro blog abbiamo approfondito cos’è la stampa offset e cos’è la stampa digitale.
Oggi invece approfondiremo quali sono le differenze principali tra queste due tipologie di stampa, i loro principali ambiti di utilizzo e i pro e i contro di entrambe.
La stampa offset è una tecnologia di stampa indiretta. Il suo nome deriva dal fatto che il contenuto da stampare (un testo, un’immagine, un colore pieno) dopo essere stato impresso su una lastra, prima di essere riportato sulla carta, passa attraverso il caucciù che ne “memorizza” il contenuto e poi lo trasferisce su carta.
Il tutto avviene grazie a 3 cilindri (cilindro porta lastra, blanket o porta caucciù e cilindro di pressione) che permettono il trasferimento del contenuto dalla lastra, al caucciù e poi alla stampa. Questi 3 cilindri formano un gruppo (detti anche castelli). Ogni gruppo di cilindri è dedicato a un colore di stampa. Per cui all’aumentare dei colori aumentano anche i castelli.
Cos’è la stampa digitale
Al contrario della stampa offset, la stampa digitale è invece un metodo di stampa diretta in cui non c’è nessun elemento aggiuntivo per la stampa; il file infatti viene riprodotto direttamente sul supporto, sia esso carta, tessuto o qualunque altro materiale disponibile.
Ci sono diverse tipologie di stampa digitale. Nei più comuni il processo funziona in questo modo. Il file con il contenuto da stampare viene elaborato via software trasformandolo in quadricromia. Questo nuovo file viene mandato direttamente alle macchine da stampa digitale che lo riproducono sul supporto di stampa scelto.
C’è poi un’altra modalità di stampa digitale che assomiglia di più alla stampa offset e “tradisce” in parte la regola madre della stampa digitale (cioè l’assenza di un materiale intermedio tra file e carta/supporto). Questa tecnologia di stampa digitale è quella utilizzata ad esempio dalle macchine HP Indigo (per maggiori informazioni su queste macchine e le loro caratteristiche ecco un nostro articolo).
L’Hp Indigo utilizza infatti dei supporti chiamati PIP, una sorta di lastre su cui viene impresso il contenuto da stampare, che solo successivamente viene riprodotto sul foglio finale.
A differenza delle lastre della stampa offset che sono monouso, sui PIP è possibile re-imprimere numerose volte differenti contenuti, rendendoli meno costosi e più sostenibili.
I vantaggi e gli svantaggi della stampa offset
Uno dei principali vantaggi della tecnologia di stampa offset è la possibilità di realizzare un numero alto di copie, o come diciamo noi stampatori alte tirature. Le macchine sono fatte per essere resistenti e performanti per lavori di grandi quantità; anche le lastre lo sono, anche se in casi di tirature molto alte a volte occorre sostituirle per non perdere in qualità.
Proprio la qualità è un altro dei punti forti della stampa offset. A livello di colore, precisione di stampa e resa del prodotto finale la stampa offset non ha rivali. Anche se, come vedremo più avanti, la stampa digitale negli ultimi anni si è molto avvicinata all’offset, fino quasi a raggiungerla. Infine un elemento vincente della stampa offset è il costo. In caso di tirature medio alte infatti il il procedimento di stampa offset ha prezzi decisamente decisamente più bassi della stampa digitale. Si tratta di una questione di economia di scala.
Questo però può anche diventare un difetto. I costi di avviamento infatti (cioè delle lastre e di tutte le procedure preparatorie alla vera e propria produzione) sono fissi sia che io debba stampare 1.000 copie sia che ne debba stampare 1.000.000. Per questo l’incidenza sulla singola copia varia in base al quantitativo complessivo.
C’è poi un altro elemento che fino a qualche tempo era un grosso problema. La stampa offset è sempre stata considerata una tecnologia poco sostenibile dal punto di vista dell’ambiente. Gli inchiostri, gli additivi, le lastre erano difficilmente smaltibili. Grazie ai grandi passi avanti della ricerca, oggi non è più così. Vengono infatti utilizzati anche nei procedimenti di stampa offset materiali e prodotti eco friendly. Per cui possiamo considerare questo difetto come superato.
I vantaggi e gli svantaggi della stampa digitale
Tra i principali vantaggi della stampa digitale, come visto in precedenza, c’è quello di poter stampare poche copie a prezzi molto competitivi e molto più bassi di quanto costerebbe con la stampa offset. Questo perché i costi di avviamento e i processi intermedi tra file e foglio sono minori.
La cosa interessante è che quando parliamo di poche copie, possiamo spingerci addirittura al concetto di copia singola. Questo permette diverse applicazioni, ad esempio nel campo del marketing e della comunicazione. Possiamo infatti stampare volantini pubblicitari diversi per ogni punto vendita della nostra catena di negozi, oppure riviste con la copertina personalizzata in base al luogo in cui devono essere spedite.
Un altro elemento differenziante della stampa digitale è la grande varietà di supporti su cui è possibile stampare. Carte trasparenti, sottili o spesse, supporti in plastica. In alcuni casi è possibile stampare anche su tessuti. Tutto questo permette un grande utilizzo della creatività e la possibilità di realizzare progetti fino a qualche anno fa impossibili anche solo da immaginare. Il principale svantaggio è che per tirature medie e alte, la stampa digitale va in sofferenza, sia in termini di tempi di produzione sia in termini di costi. Ma per questi casi c’è la stampa offset!
Noi di AGF abbiamo deciso di dotarci di macchine di stampa sia offset che digitale, per offrire ai nostri clienti il miglior servizio possibile.
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