L’editoria italiana 2021-2022
Come ogni anno in questo periodo, l’AIE (Associazione Italiana Editori) ha pubblicato un rapporto che fotografa lo stato dell’editoria in italia.
I dati consolidati si riferiscono all’intero anno 2022 e ai primi 9 mesi dell’anno e sono un importantissimo termometro per misurare il livello di salute del mercato del libro nel nostro Paese.
L’editoria in Italia oggi vale 3,429 miliardi di euro e questo dato ne fa la prima industria culturale italiana e la quarta in Europa. I nuovi titoli pubblicati nel 2021 sono stati più di di 85 mila con una crescita del 15,6% rispetto al 2020.
Dal punto di vista economico il valore complessivo di 3,429 miliardi di euro, in crescita del 10,7% rispetto all’anno precedente e del 10,2% rispetto al 2019.
Le abitudini di lettura e di acquisto
Molto interessanti sono i dati relativi alle abitudini di acquisto degli italiani e alla quantità di persone che leggono.
Nel 2021, il 73% dei lettori dichiara di aver acquistato i libri in librerie fisiche, un valore comparabile a quello del 2019 (74%). Invece il numero dei lettori che dichiarano che i libri sono stati acquistati online è il 43%, in crescita di 5 punti percentuali rispetto al 2019, anche se in lieve flessione rispetto al 2020 (la somma è maggiore di cento perché sono possibili risposte multiple).
Facilità a reperire libri che non si trovano altrove, possibilità di acquistare a ogni ora del giorno, risparmio di tempo sono i maggiori benefici percepiti da chi sceglie l’online e che oggi è una abitudine di consumo consolidata per molti.
Il tasto dolente tuttavia arriva (come sempre) quando si tratta di valutare quanti italiani leggono e quanti libri all’anno acquistano.
Gli italiani che dichiarano di aver acquistato libri di carta negli ultimi 12 mesi sono solo il 48% della popolazione tra i 15-74 anni. Il 6% degli italiani dichiara di comprare più di 12 libri l’anno, il 9% da 7 a 11, il 12% da 4 a 6, il 24% da 1 a 3. Attenzione a questo dato: il 49% degli italiani ha affermato di non aver acquistato nessun libro nel 2021 nessuno.
Secondo i dati dell’Osservatorio AIE, si dichiarano lettori il 56% dei 15-74enni, in calo rispetto al 59% del 2020.
I primi sei mesi del 2022 tra luci e ombre
I primi dati disponibili relativi al 2022 e riferiti al solo mercato trade (saggi e romanzi
venduti nelle librerie fisiche e online e nella grande distribuzione) indicano una sostanziale tenuta delle
vendite nei primi nove mesi: sono stati venduti libri per 1,022 miliardi, in calo dell’1,9%
rispetto al 2021 ma comunque in crescita del 14,4% rispetto al 2019. Le copie vendute sono state 70,905 milioni, in calo dell’1,7% sul 2021 ma in crescita del 16,0% sul 2019.
Sta tuttavia emergendo una criticità importante. I margini degli editori si stanno riducendo di molto a causa degli aumenti dei costi di produzione e in particolare del costo della carta (ne avevamo palato qui).
Questo inevitabilmente rischia di riproporsi sul prezzo di copertina dei libri e probabilmente a cascata sul numero di libri acquistati per l’anno successivo.