I primi sei mesi del 2002
La consueta indagine AIE sullo stato del mercato del libro, permette di avere una fotografia sulle vendite del settore editoria nei primi sei mesi del 2022.
Il dato che balza immediatamente agli occhi è la flessione nelle vendite rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. In particolare si registra un calo de 3,6% di copie vendute in meno e del 4,2% sul valore economico del venduto.
Occorre però inquadrare questi dati nel contesto degli ultimi anni. Il 2021 è stato un anno record di grande crescita per il settore librario, che veniva da un calo molto netto nel 2020, anno della pandemia. Se raffrontiamo i dati del primo semestre 2022 con quelli dello stesso periodo del 2020, quest’anno si è venduto di più (+ 14,7%). Quindi quello del 2022 (o almeno fino ad ora) è certamente un bilancio negativo ma non così terribile.
Rispetto allo scorso anno è leggermente diminuito il prezzo medio di copertina che si attesta sui 14,76 Euro (- 0,6%); è diminuito il numero di nuovi libri pubblicati che quest’anno è stato di 39.540 di titoli (-2,3%).
Librerie e generi
Un dato certamente interessante è quello relativo ai canali di vendita.
Le librerie online hanno venduto nei primi sei mesi libri per 284,8 milioni, 43 milioni in meno rispetto all’anno precedente. Questo calo è stato in buona parte recuperato dalle librerie fisiche che sono cresciute a 353,8 milioni, 21 milioni in più. La grande distribuzione scende a 31,5 milioni, perdendone oltre sei. A livello di quote di mercato, le librerie online scendono dal 47% al 42,5%, quelle fisiche salgono dal 47,8% al 52,8%. Grande distribuzione al 4,7%.
Per quanto riguarda invece i generi più venduti, nella prima parte del 2022 c’è stato un grande boom dei fumetti che crescono del 23,7% rispetto al 2022 e delle guide turistiche che hanno visto raddoppiare le loro vendite rispetto all’anno passato (+ 100%).