I formati di carta più utilizzati

Come si misura il formato della carta

Tutti conosciamo il classico formato A4, utilizzato frequentemente nelle stampanti che abbiamo a casa e in ufficio. Se ci pensiamo però ogni giorno abbiamo a che fare con diversi oggetti di carta che hanno misure (e scopi) differenti: biglietti da visita, volantini pubblicitari, libri, grandi cartelloni… Potremmo andare avanti all’infinito. Ma come si calcola il formato della carta? E quali sono i formati migliori per i diversi tipi di prodotti stampati?

I formati della carta

Partiamo col dire che le misure dei formati della carta non sono arbitrarie. Esiste infatti uno standard internazionale (definito nelle normative ISO 216 e ISO 269) che definisce nel dettaglio le misure. In realtà queste normative sono utilizzate soprattutto in Europa, mentre negli Stati Uniti e in Canada si usano altri parametri che danno vita al formato chiamato Letter.

Il punto di partenza di queste regolamentazioni è la definizione di 3 categorie, dette serie: serie A, serie B, serie C.

Le serie A e B si riferiscono alle misure relative alla carta per scrittura e per alcune classi di stampa; in pratica parliamo dei formati più utilizzati per la maggior parte dei prodotti stampati di uso comune.

La serie C invece definisce le caratteristiche e i formati utilizzabili per le buste per la corrispondenza.

Per ciascuna di queste serie si definisce un formato di partenza, il più grande della serie, per poi ridurre man mano le misure per arrivare al formato più piccolo.

Per quanto riguarda la serie A, il formato di partenza è A0, che misura 841 × 1189 mm. Scendendo nella scala si arriva all’ultimo formato A10 le cui misure sono 26×37 mm.

Nella serie B le misure sono un po’ più grandi. Si parte dal formato B0 che misura 1000 × 1414 mm e si finisce con il B10.

La serie C invece parte dal formato C0 le cui misure sono 917×1297 mm e termina con il C10, 28×40 mm.

I formati più utilizzati

Partiamo dalla serie regina. La serie A contiene formati più utilizzati. Vediamo insieme alcuni utilizzi dei suoi sottogruppi.

I formati A0 e A1 sono i più adatti a realizzare prodotti come manifesti per utilizzo da esterno e stampe di grandi formati.

L’A2 è il classico formato dei calendari da parete. Si usa anche per realizzare fogli da disegno.

Il formato A3 è comunemente utilizzato per la stampa dei quotidiani e delle locandine pubblicitarie.

L’A4 è il più famoso della serie. Utilizzato per le stampe in ufficio o a casa, per le lettere e per tanti altri scopi di uso comune.

Anche il formato A5 è piuttosto comune. Si usa spesso per i blocchi appunti portatili.

L’A6 è il formato delle classiche cartoline delle vacanze. Anche se oggi si usano molto meno che in passato, attualmente questo formato viene utilizzato soprattutto per la realizzazione di cartoline invito ad eventi.

Il formato A7 lo conosciamo molto bene: è quello che si usa per le tessere punti di negozi e supermercati, di cui tutti noi siamo pieni!

La serie prosegue con il formato A8, con cui si realizzano biglietti da visita e carte da gioco.

L’A9 e l’A10 sono invece formati poco comuni. Si usano in particolare per la realizzazione di piccoli adesivi o etichette.

I formati delle serie B sono in generale più grandi di quella della serie A. Per questo motivo alcuni dei prodotti che abbiamo citato nei formati di serie A vengono fatti spesso anche con la serie B, in particolare quando si necessita di misure più grandi, si pensi per esempio a poster o locandine. Oltre a questi, tra gli utilizzi specifici dei formati B possiamo citare anche libri e passaporti.

Infine l’ultima serie. Abbiamo visto che i formati della Serie C sono utilizzati per le buste. Questo significa che i vari sottogruppi dal grande C0 al più piccolo C10 rappresentano diverse misure e tipologie di buste. Per scegliere il migliore, occorre semplicemente basarsi sul contenuto della busta e sul tipo di piega che si vuole dare.

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