Rendere il consumatore unico

In occasione della recente installazione della nuova macchina digitale HP 12000 presso l’azienda AGF S.p.A, abbiamo intervistato Enrico Monteverdi, Market Development Manager Digital Press at HP, per parlare con lui del futuro della stampa digitale e dell’impatto che le nuove soluzioni di stampa personalizzata avranno a stretto giro sul mondo del marketing e della comunicazione.

Enrico Monteverdi, classe 1970, lavora in HP dal 2004. Si è occupato di svariati settori, tra cui l’assistenza prodotti consumer Italia e Grecia, il product management per la categoria consumabili a getto d’inchiostro e poi i toner. Dal 2013 lavora nel settore Graphic Solution Business di HPe si occupa di sviluppo del mercato per tutta l’offerta Digital Press.

Il suo compito principale si può riassumere nell’intercettare e stimolare le esigenze di End Users (Brands) e Agenzie e convogliarle nel flusso di stampa digitale con particolare riferimento all’approcio dei printing service providers : gli stampatori.

 

Dott. Monteverdi, come è evoluto il settore della stampa digitale negli ultimi 4 anni?

Il 2013 è stato l’anno più duro della crisi che ha colpito tutta l’economia e di cui l’industria grafica ha risentito ampiamente.

Si guardino i dati ARGI sulle forniture di HW, Servizi e Consumabili per farsene una ragione.

Allo stesso modo il trend è visibile nell’evoluzione delle performance dei fatturati delle maggiori aziende di stampa.

Alcune di quelle aziende purtroppo non esistono più. Altre invece hanno superato il momento difficile per rinascere a nuova vita.

Quello che ho potuto notare stando dalla parte dei fornitori è che il mondo della stampa nel suo complesso ha subito un forte cambiamento negli ultimi anni : da veicolo per trasmettere informazioni in senso unidirezionale a uno fra i tanti mezzi di comunicazione cross canale che ha sdoganato la comunicazione bidirezionale, si pensi a riguardo l’utilizzo dei Social Media abbinato a quello della comunicazione stampata.

Per dirla come Darwin : non sono sopravvissute quelle aziende più forti in termini di capitali, tecnologie o numero di Clienti, sono sopravvissute e hanno prosperato quelle Aziende Grafiche i cui uomini hanno saputo adattarsi e fare tesoro del cambiamento.

 

Quali sono i vantaggi per i Brand nel collaborare con stampatori che hanno investito in macchine da stampa digitale?

Gli utenti finali/brand/Clienti degli stampatori hanno capito e riscoperto il valore della stampa come strumento per comunicare in modo bidirezionale con il singolo consumatore, e non solo con la massa di consumatori.

La stampa digitale, per sua natura, genera, sviluppa e porta al massimo grado queste potenzialità.

Non sono stati i fornitori di macchine digitali ad imporre i nuovi modi di comunicare; al contrario la Stampa Digitale ha raccolto una esigenza che proviene dal Mercato stesso fornendo risposte adeguate alla nuova domanda di innovazione nella comunicazione.

 

Ci parli delle vostre macchine (in particolare della HP 12.000) evidenziandone i pregi per i clienti finali.

Il bello delle macchine da stampa HP e in particolare del top di gamma a foglio HP Indigo 12000 è che i Clienti finali hanno molte più possibilità di quanto non accadesse fino a poco tempo fa.

Essendo Macchine da stampa di produzione avanzata offrono Qualità, Volumi prodotti, Formato e Imposizioni che soddisfano le esigenze dei print buyers più esigenti senza doversi scomodare a capire se si tratti di stampa digitale o convenzionale.

Il vero compito di questi soggetti (i print buyers appunto) e quello di stimolare l’attenzione dei propri clienti con messaggi nuovi e accattivanti, senza preoccuparsi della tecnologia che sta dietro, essendo sicuri di avere sempre Qualità, Produttività e Caratteristiche di stampa di altissimo livello.

 

Cosa pensa dell’utilizzo dei dati variabili e della stampa personalizzata per i clienti finali?

La vera differenza tra stampa convenzionale e digitale è la molteplicità di opportunità che quest’ultima offre.

Esempio ne è la campagna di una nota crema alla nocciola che ha voluto ingaggiare i propri consumatori con una accattivante campagna di comunicazione tutta basata sull’unicità del singolo contenitore.

La vera comunicazione e customer intimacy sta tutta nel rendere il consumatore unico.

Non si tratta più di cambiare il nome su una bolletta della luce, si tratta di rendere tutta la comunicazione unica e originale per ogni singolo consumatore.

Garantendo il successo di una campagna marketing a costi irrisori rispetto a quelli di altri media.

 

Ci sono differenza tra i diversi paesi in Europa sul tema della comunicazione personalizzata?

Si ce ne sono. I paesi Europei più a nord hanno compreso e implementato strategie di comunicazione cross channel personalizzate già da tempo.

Il sud europa, quindi anche l’Italia, è un pochino più freddo e restio al cambiamento, anche se esistono esempi molto importanti come quello citato sopra che ci rendono orgogliosi dell’esperienza maturata.

Guardando il bicchiere mezzo pieno : ci sono praterie di opportunità da cogliere in Italia.

In un mondo dove tutto è già stato scoperto, chi “copia meglio” vince.

Non trovo nulla di sbagliato nel fare tesoro delle esperienze fatte da altri, modificarle a proprio uso e consumo, migliorarle per ottenere risultati molto interessanti.

La tecnologia di stampa è un “di cui”, grazie anche all’offerta HP, non bisogna più preoccuparsi del “come” concentrandosi invece sull’idea vincente.

 

Quali sono gli ambiti di di ricerca e sviluppo sui quali vi state concentrando maggiormente?

Parlando di tecnologia elettrofotografica, dall’acquisizione di Indigo nel 2001 abbiamo investito circa un miliardo di dollari per arrivare dall’allora serie 1 all’attuale serie 4.

Numeri di release a parte, che lasciano il tempo che trovano per i non addetti ai lavori, diciamo che all’inizio ci siamo concentrati per rendere la macchina qualitativamente adeguata agli standard offset (serie 2) per poi passare con la serie successiva a migliorare affidabilità e produttività della macchina (serie 3), sempre in formato A3+.

Il salto quantico e tutti gli sforzi di anni di ricerca e sviluppo si sono concretizzati con la serie 4 che ha unito il formato B2, ad una qualità senza uguali anche rispetto al tradizionale, a produttività e affidabilità da macchina navigata e senza intoppi.

Il futuro : dobbiamo continuare gli sforzi per migliorare ancora di più la serie 4, investendo tempo e risorse sulla neonata macchina in formato B1 a bobina.

Dobbiamo continuare a sviluppare inchiostri sempre più all’avanguardia e che permettano azioni di marketing ad alto valore. Mi riferisco a tutti gli inchiostri fluorescenti e fosforescenti, ai glossy, all’argento e all’oro per finire con gli inchiostri profumati.

Dobbiamo continuare ad integrare Applicazioni nel nostro sistema operativo end to end per la stampa digitale HP PrintOS.

Dobbiamo fare in modo che la stampa diventi semplice e trasparente per chi ne fruisce, aiutando gli stampatori a fare di più e meglio utilizzanto tecnologia HP, sia essa meramente HW ma soprattutto software.

 

Come vede il futuro della stampa digitale?

Qualcuno una volta mi ha detto per farmi un complimento che HP è la nuova market leader del mercato della stampa come lo erano le blasonate aziende del passato.

Io mi dico che spero proprio di no.

Dobbiamo essere abbastanza umili e lungimiranti per capire che la leadership si nutre di innovazione non di posizione dominante.

Vogliamo essere una controparte affidabile e fidata di Brand, Agenzie e Stampatori per portare il nostro contributo al rinnovamento dell’intera filiera.

Se è vero che i risultati più concreti spesso nascono come un sogno allora posso affermare che noi di HP abbiamo un Sogno, che non è mai una ossessione.

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