Digimarc Barcode: che cos’è e come si usa

Cos’è il digital watermarking

Il watermark è una sorta di firma, visibile solo in certe condizioni, che si applica ad un oggetto o a un’opera per tutelarne l’autenticità. Un esempio semplice sono i watermark presenti sulle banconote, che sono visibili solo in controluce.

Il digital watermaking applica lo stesso principio al segnale digitale prodotto da un audio, un’immagine, un video, all’interno del quale viene integrato un indicatore nascosto, in cui possono essere inserite una serie di informazioni.

Semplificando: anziché essere un elemento fisico, seppur nascosto, il digital watermark è un “codice dentro il codice” che può essere applicato a diversi supporti.

Cos’è il digimarc barcode

Il Digimarc barcode (che utilizza la tecnologia del digital watermaking) è un codice a barre quasi invisibile in grado di comunicare dati a un lettore e può essere integrato su qualsiasi superficie stampata.

La Digimarc ha presentato i vantaggi di utilizzo del Digimarc barcode a gennaio, durante la NRF 2018 — Retail’s Big Show&Expo.

In un mercato in cui la concorrenza degli e-commerce sta mettendo in crisi i negozi fisici, costosi e lenti nei processi, Digimarc ha presentato il suo prodotto come un modo di velocizzare del 50% i tempi di attesa in cassa degli avventori di negozi tradizionali.

Ecco una dimostrazione in video:

La velocità di scansione consentita dal Digimarc barcode, deriva dal fatto che l’intero packaging del prodotto “comunica” con lo scanner, perché il codice è nascosto all’interno dell’immagine in modo impercettibile.

Ma questo non è l’unico aspetto di convenienza del suo utilizzo: ciò che offre questa nuova tecnologia, è la possibilità di ottenere un maggior engagement del cliente in negozio.

Dal momento che nel  barcode possono essere inserite molte informazioni, se leggerlo e decifrarle diventa facile e alla portata di tutti, ecco che si apre un canale di comunicazione inedito con il cliente.

Fare uno scan del prodotto, nel momento in cui tutto il packaging è reattivo, diventa davvero semplice, anche se il prodotto non è a portata di mano (ad es: posso leggere la data di scadenza dei prodotti in fila sullo scaffale, senza doverli estrarre uno a uno). La dinamica è semplice e alla portata di tutti anche perché Digimarc ha messo a disposizione il software e la app per smartphone che legge i codici e li traduce in informazioni.

Come si usa il digimarc barcode sul packaging

Dalla collaborazione tra Digimarc e Adobe Creative Suite, è nato un plugin che rende possibile integrare automaticamente il Digimarc barcode in un’immagine o una fotografia.

Il codice può essere integrato direttamente nel design del packaging e andare in stampa senza passaggi in più rispetto a quelli già in uso a qualsiasi azienda.

C’è da scommettere che questa novità costituirà una vera rivoluzione nel mondo retail.

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