Libri cartonati e filo refe: struttura ed elementi tecnici
Libri cartonati è una parola molto generica associata ad una pubblicazione stampata. Esistono almeno due categorie di libri, diversi per il loro uso: i libri da lettura, solitamente stampati in bianco e nero e quelli illustrati, cataloghi o monografie, stampati invece a colori.
In questo articolo concentriamo la nostra attenzione su quelli di particolare pregio confezionati con una copertina rigida in cartone: i libri cartonati filo refe.
Libri cartonati: un concentrato di tecnologia
Sembrano semplici ma per realizzarli ci vuole una grande maestria e sono davvero dei prodotti con tantissima tecnologia al loro interno.
Il nome di questi volumi e libri cartonati appunto per il tipo di copertina utilizzato che prevede l’uso di un cartone rigido. Ma come sono fatti e in cosa si differenziano dagli altri?
Gli elementi del libro cartonato
Analizziamo nel dettaglio gli elementi tecnici di cui si compone un libro cartonato filo refe.
Il blocco libro:
Sono le pagine interne che vengono stampate, piegate in segnature e infine cucite fra di loro, per questo si chiama filo refe. Infine viene poi applicata sul dorso la colla con l’aggiunta di una garza, per una maggiore resistenza.
I risguardi:
Sono due quartini (possono essere stampati oppure lasciati del colore della carta) posti all’inizio e alla fine delle segnature. Servono per unire il blocco libro alla copertina.
Il cartone dei quadranti e del dorso:
Sono dei pezzi di cartone che compongono la struttura rigida della copertina dei volumi cartonati. Compongono la prima e l’ultima pagina esterne del volume e il dorso. Le loro dimensioni determinano il formato finito del cartonato.
La plancia della copertina:
E’ un foglio, può essere di carta stampato (magari anche plastificato o con stampa a caldo etc..) oppure di altro materiale per esempio la tela, che viene incollato sui due quadranti e sul dorso del cartone. Questo foglio viene incollato e risvoltato sul cartone per circa 3 cm. Questo bordo ripiegato viene nascosto attraverso l’applicazione dei risguardi che lo coprono. I risguardi come detto prima quindi una volta applicati al lato interno dei due quadranti non solo coprono i risvolti della plancia ma uniscono il blocco libro alla copertina.
Il dorso dei volumi cartonati:
Come detto è una striscia di cartone che abbinata ai due quadranti forma la copertina. Il dorso fornisce lo spessore al volume, le sue dimensioni dipendono dal numero delle pagine. Più pagine ci sono maggiore sarà la dimensione del dorso. Questo dorso può essere fatto in due modi, quadrato ovvero dritto e piatto oppure tondo ottenendo così un risultato più elegante.
Capitelli:
Guardando un libro confezionato all’interno del dorso nella estremità superiore e inferiore si vedono le segnature, ovvero le pagine incollate. Per nasconderle si applicano in testa e al piede, tra il dorso e il blocco libro, delle garze con una finitura che assomiglia ad un’asola.
Il canaletto:
Nel fronte e retro dei volumi cartonati sul piatto, ovvero la parte frontale della copertina, si vedono dei canali paralleli al dorso, sono gli snodi che separano i due pezzi di cartone frontale da cartone di cui è fatto il dorso. Servono per facilitare l’apertura completa della copertina. Se fosse un pezzo unico sarebbe impossibile aprire il libro.
La sovracoperta:
In alcuni casi è possibile applicare sopra la copertina cartonato un foglio stampato con due ante che vengono ripiegate all’interno del volume tra la copertina e la prima pagine del blocco libro. E’ un “pezzo” che rende ancora più pregiato il volume oltre a proteggerlo nel tempo.
Trancia a caldo o a secco:
Sul piatto frontale della copertina ed eventualmente anche sul dorso quando vengono usati materiali particolari tipo la tela o l’Imitlin materiale simile alla pelle, è possibile fare delle incisioni. Si parla di trancia a caldo quando viene inciso un colore (si usano solo le tinte piatte e colori dal pastello all’argento). La trancia a secco invece scava un solco sulla superfice della copertina “sfondando” il cartone di qualche mm attenendo un effetto scavato. In alcuni casi poi il materiale di rivestimento nella trancia a secco per effetto del calore del processo vira, cambiando tonalità.
Segnalibro:
Questo accessorio è molto utilizzato per le agende, raramente viene utilizzato nei libri cartonati e praticamente mai nei cataloghi. Si tratta di una fettuccia, in raso o altro materiale simile, che viene incollata sulla parte non visibile del dorso dove c’è la garza.
Salvapolvere o cofanetto:
Sono entrambi utili a proteggere il volume cartonato. Sono degli astucci nei quali viene inserito il volume. Si differenzia tra loro per i materiali con sui sono realizzati. Il salvapolvere è fatto con cartoncino rigido che viene fustellato e incollato. Il cofanetto invece ha una lavorazione simile alla copertina del cartonato. La parte esterna avvolge come la plancia il cofanetto. Viene incollata al cartone. La consistenza è molto simile a quella della copertina del cartonato.
Tutte le parti di un volume vengono realizzate con macchine specifiche che consento di automatizzare gran parte dei processi necessari. Resta il fatto che questo tipo di confezione è ancora oggi considerata la più bella e affascinante. Una volta i manoscritti benedettini venivano realizzati tutti a mano ma le parti con cui erano fatti sono rimaste le stesse nel corso dei secoli.
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