Rapporto annuale Aie
A fine Gennaio l’AIE (Associazione Italiana Editori) ha presentato il report annuale sullo stato del mercato editoriale 2017.
I dati diffusi restituiscono un quadro piuttosto esaustivo non solo di quanti libri si siano venduti lo scorso anno, ma anche di quali generi letterari siano stati più popolari, dove siano stati acquistati e da quali fasce della popolazione.
In generale la fotografia è quella di una ripresa e, a fronte di qualche dato che desta preoccupazione, rassicura sulla buona tenuta del mercato dell’editoria 2017.
Quanto e cosa si è pubblicato in Italia nel 2017
Nel 2017 in Italia, tanto per cominciare, si è pubblicato di più: un titolo ogni mille abitanti. È un dato che piazza il nostro Paese a metà di una classifica in cui il paese più virtuoso (cioè in cui compaiono più novità editoriali annualmente) è la Spagna, e quello meno virtuoso è il Belgio, con 0,27 nuovi titoli ogni mille abitanti.
L’editoria dedicata a bambini e ragazzi si conferma un settore trainante, e rappresenta anche la fetta di mercato più proiettata all’estero. Nel contesto di una generale crescita dei diritti di pubblicazione ceduti all’estero, l’editoria per ragazzi, insieme a quella illustrata, fanno da apripista e staccano di oltre 20 punti percentuali la narrativa e la saggistica (a pari merito, intorno al 20% dei titoli venduti all’estero).
Dove si acquistano i libri?
Una domanda imprescindibile e molto importante è quella che riguarda le modalità di acquisto dei libri e anche qui i dati danno risultati confortanti. A quanto sembra le librerie, soprattutto quelle di catena (seguite dalle librerie cosiddette indipendenti), sono ancora il luogo di elezione per l’acquisto dei libri. L’acquisto online sembrerebbe rappresentare una minoranza, seppur in crescita (con il 20% degli acquisti effettuati sugli e-shop), ma se consideriamo che i dati diffusi da AIE non includono il traffico di vendite di Amazon (che non fornisce i suoi numeri), ecco che la fotografia ci appare molto meno realistica.
Quello che possiamo evincere, comunque, è che, quando si tratta di libri di carta, i lettori di tutte le età preferiscono ancora recarsi nei luoghi deputati quasi esclusivamente alla vendita di questi: non amano fare acquisti nei supermercati e nemmeno nei grandi store di tecnologia. Probabilmente si acquista on line molto più di quanto i dati AIE 2017 ci suggeriscano, ma la fisicità del libro e l’odore della carta, quando si tratta di scegliere un titolo da acquistare, continuano a esercitare un’importante attrattiva.
Com’è andato il mercato degli e-book
A quanto pare la conversione che qualcuno paventava all’inizio degli anni ’10 non è mai avvenuta: i lettori non hanno rinunciato alla carta e anzi, gli ebook si sono inseriti nelle abitudini di chi già leggeva non come alternativa, ma come integrazione. I fruitori esclusivi di editoria digitale (ebook e audiolibri) sono una ristrettissima minoranza del totale dei lettori, pari al 4% nel 2017, mentre il libro di carta continua a farla da padrone, prendendosi il 56% dei lettori che dichiara di leggere solo libri tradizionali.
Anche i dati generali sul mercato editoriale digitale confermano questa tendenza: dopo un’impennata che si è esaurita nel 2013, il mercato degli ebook ha continuato a crescere fino all’anno scorso del 20% circa all’anno. Nel 2017 invece ha subito un’importante rallentamento, registrando un +3%.
Nel 2017 i lettori hanno preferito il libro di carta
I lettori nel 2017 continuano a preferire l’oggetto libro, che può essere maneggiato ed esaminato già all’atto dell’acquisto. Non è dato sapere se questa tendenza si invertirà quando la generazione dei giovanissimi sarà cresciuta: a quanto pare, infatti, i lettori più forti di ebook sono proprio loro, i nativi digitali che oggi hanno tra i 15 e i 18 anni, che tuttavia si dimostrano affezionati anche alla carta sia nell’atto della lettura sia in quello dell’acquisto, in libreria.
Nel contesto di un report in tutto e per tutto ottimista, resta un dato allarmante che lascia un’importante eredità con cui confrontarsi per gli anni a venire: i lettori in Italia non sono mai stati così pochi.
Si pubblica sempre di più, per un pubblico sempre più ristretto. Non a caso l’AIE è al lavoro con le Istituzioni per promuovere la lettura grazie ad iniziative rivolte, non solo ai ragazzi, ma anche alle famiglie. È dimostrato infatti che l’influsso più determinante sulla capacità di diventare lettori sia esercitato dalle famiglie: il 65% dei figli di lettori, diventa lettore a sua volta.
Per questo secondo l’AIE, un ruolo importante giocherebbe la detrazione fiscale del costo dei libri per le famiglie.
Vedremo cosa ci riserverà questo 2018, intanto noi continuiamo ad amare “l’odore della carta al mattino”.
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